Biofeedback

Il giusto intervento per ogni problema

Questa tecnica consiste nell’utilizzo di apparecchiatura strumentale in grado di registrare l’attività muscolare del pavimento pelvico. Questa registrazione avviene attraverso l’utilizzo di apposite sonde poste nello spazio intravaginale o intranale, che, collegate ad un computer, trasmettono le informazioni relative al muscolo; esse vengono trasformate dal computer in un segnale visivo e uditivo. Il paziente può pertanto vedere e sentire l’effetto della propria contrazione muscolare effettuata con il pavimento pelvico.
Il biofeedbcak viene utilizzato soprattutto nella fase iniziale della terapia riabilitativa per facilitare la percezione e consapevolezza del pavimento pelvico.

Fig 1. In questa immagine è possibile visualizzare l’attività volontaria
dei muscoli del pavimento pelvico (linea continua) in un soggetto sano registrata attraverso il biofeedback: il soggetto raggiunge la soglia precedentemente stabilita dal fisioterapista (linea tratteggiata).

Fig 2. In questa immagine è possibile visualizzare l’attività volontaria dei muscoli del pavimento pelvico (linea continua) registrata attraverso il biofeedback in un soggetto con deficit di forza e di resistenza muscolare: il paziente non riesce a ripetere la contrazione muscolare per più volte mantenendo la stessa forza (rappresentata dalla linea tratteggiata).
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