Il ruolo della fisioterapia nella cura del vaginismo – Prima parte

Dott.ssa Arianna Bortolami 16/03/2010 0 comments 0

Pubblicato in “Fondazione Alessandra Graziottin per la cura del dolore nella donna – Onlus” (02/03/2010)

Introduzione

Il vaginismo è compreso nei disturbi caratterizzati da dolore, una delle disfunzioni sessuali femminili. E’ definito come “la persistente o ricorrente difficoltà della donna ad accettare la penetrazione vaginale del pene, di un dito o di un oggetto, nonostante l’espresso desiderio della donna di farlo” (Basson et Al. 2004). Tale difficoltà o impossibilità alla penetrazione vaginale è dovuta ad una contrazione involontaria del muscolo elevatore dell’ano e di tutto il complesso muscolare del pavimento pelvico che circonda il canale vaginale e che, durante la penetrazione vaginale, dovrebbe invece rilassarsi e lasciarsi distendere dall’organo genitale maschile. Oltre a ciò è presente una condizione denominata “iperattività muscolare” o “ipertono muscolare”, che consiste in un aumento del tono di base che è normalmente presente ogni muscolo del corpo.

Inoltre nel vaginismo è sempre presente una condizione di fobia, ossia di paura irrazionale e incontrollabile nei confronti della penetrazione, solitamente maggiore nel vaginismo primario. In tal caso la fobia, lungi dall’essere un “puro” stato psichico, quasi una sorta di nuvola nera posta al di sopra della testa della donna, è uno stato emotivo caratterizzato da precise alterazioni neurobiologiche cerebrali, come è stato recentemente dimostrato (Frasson et Al. 2009).

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