Bicicletta e pavimento pelvico: non rinunciare alla tua passione!

Dott.ssa Arianna Bortolami 03/12/2019 0 comments 0

Andare in bicicletta per molte persone costituisce una parte importante del proprio benessere: l’aria fresca sul viso e tra i capelli, i paesaggi dei quali si può godere, come fiumi, alberi, monti, colline, ecc., ma anche la fatica, il sudore, la soddisfazione di arrivare a destinazione. Per altri invece è anche un modo molto pratico di spostarsi velocemente in città superando le criticità del traffico.

Oltre a tutto ciò, la bicicletta è un mezzo rispettoso dell’ambiente, dato lo scarso livello di inquinamento.

Ma va considerato che alcune persone hanno bisogno di prestare attenzione quando utilizzano la bicicletta: chi già soffre di sindromi dolorose alla zona genitale (vulvodinia, sindrome del nervo pudendo, sindrome del dolore pelvico cronico, ecc.) potrebbe avere un peggioramento dall’utilizzo della bicicletta, sia per l’attrito, sia per la pressione, sia per le vibrazioni e i micro traumi che essa provoca, anche indirettamente, con il sellino. A questo proposito può essere utile sostituire la sella con una apposita, dotata di spazio vuoto al centro per gli uomini, e di forma più corta per le donne.

Un’altra categoria di persone che deve prestare attenzione all’utilizzo della bicicletta sono coloro i quali hanno una condizione di debolezza del pavimento pelvico, come le donne che soffrono di incontinenza urinaria da sforzo o di prolasso degli organi pelvici. Infatti uno sforzo eccessivo, come pedalare per lunghi tratti in salita oppure percorrere tratti molto sconnessi, potrebbe costituire un fattore di rischio per un possibile peggioramento di quelle condizioni.

Queste categorie di persone potranno usare la bicicletta quando la loro condizione sarà migliorata, oppure lo faranno con attenzione, evitando il sovraccarico.

Invece gli uomini che soffrono di incontinenza urinaria successiva ad intervento chirurgico, possono tranquillamente utilizzare questo mezzo, sempre che sia passato un corretto periodo di tempo post intervento, indicato dal chirurgo.

Per tutte le altre persone la bicicletta rimane un utile e gratificante mezzo di trasporto ed è auspicabile che il suo utilizzo possa aumentare con l’andare del tempo: salute e praticità possono migliorare per tutti!!

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