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Stipsi e pavimento pelvico: quale relazione?

Dott.ssa Arianna Bortolami 04/02/2021 0 comments 0

La stipsi, o stitichezza, è la difficoltà ad andare in bagno per defecare. Questa condizione può essere riferita alla frequenza o alla necessità di spingere durante la defecazione.

La stipsi è un sintomo che spesso le persone si addebitano senza in realtà soffrirne. Non tutti infatti sanno che non è “obbligatorio” espletare la defecazione tutti i giorni per essere considerati “normali”: infatti le società scientifiche che si occupano dell’argomento, ci dicono che una frequenza compresa tra due-tre volte alla settimana e due volte al giorno è considerata normale. E’ pertanto utile fare piuttosto riferimento a una frequenza e un modo di defecare che possa essere definito “soddisfacente” per la persona.

Il pavimento pelvico partecipa alla funzione ano-rettale circondando il canale anale e partecipando così sia alla funzione di continenza stringendo e chiudendo questa parte, sia a quella delle defecazione, rilassandosi durante questo momento.

Talvolta però questo muscolo non funziona correttamente: infatti in alcuni casi, nonostante l’intestino funzioni bene e la persona senta regolarmente lo stimolo, quando va in bagno non riesce a defecare, oppure fa molta fatica, percependo di fatto ciò che viene definito un “ostacolo all’uscita”. Ciò può corrispondere a un mancato rilasciamento dei muscoli del pavimento pelvico, e più propriamente del fascio pubo-rettale durante la spinta per evacuare. Da qui la definizione di dissinergia del pubo-rettale. 

Oltre a ciò, possono essere presenti altri sintomi, più o meno fastidiosi, quali:

-senso di non completo svuotamento rettale;

-necessità di cambiare posizione durante la defecazione (come flettersi di lato sollevando una natica);

-necessità di fare manovre con le dita per facilitare o permettere la fuoriuscita delle feci.

Con la Fisioterapia e Riabilitazione del pavimento pelvico, tuttavia, è possibile risolvere il mancato rilassamento del fascio pubo-rettale, attraverso esercizi eseguiti in sinergia con la respirazione diaframmatica, tecniche manuali e strumentali, come il biofeedback, e norme comportamentali. Tra queste ultime, la più importante è quella di assumere una corretta posizione per la defecazione: stare seduti con i piedi e le ginocchia allargati tanto quanto basta per sentirsi comodi, gomiti appoggiati alle ginocchia. Sarà così possibile spostare il peso del corpo anteriormente favorendo il rilassamento del pavimento pelvico. Un’altra strategia importante è quella di porre un rialzo sotto ai piedi, così da avvicinare le ginocchia al petto..

Anche lo stile di vita può aiutare nel gestire la stipsi, come assumere un adeguato apporto di fibre, avere una corretta idratazione, fare una sana attività fisica, avere un tempo adeguato per la defecazione.

In generale, è utile ricordare che l’obiettivo di ogni terapia per la stipsi è quella di ottenere una defecazione soddisfacente per la persona che lamenta i sintomi.

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