Come mi accorgo che ho un problema di incontinenza urinaria?

Dott.ssa Arianna Bortolami 23/10/2012 0 comments 0

Per rispondere a questa domanda, è utile partire dalla definizione di incontinenza urinaria elaborata dalle società scientifiche maggiormente riconosciute , vale a dire “qualsiasi perdita involontaria di urina”.

Ecco quindi che ogniqualvolta l’urina fuoriesce senza la nostra volontà, possiamo affermare che siamo in presenza di incontinenza urinaria.

In alcuni casi questo sintomo dipende da alterati meccanismi di zone o organi “periferici”, come il pavimento pelvico, la vescica, l’uretra; in altri casi sono compromessi invece sistemi “centrali”, come il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale). La fisioterapia e riabilitazione è rivolta ai primi casi, quelli nei quali il pavimento pelvico può essere compromesso. Quando avviene ciò, la perdita può avvenire durante un colpo di tosse, uno starnuto, o un altro sforzo, oppure può essere preceduta da un impellente bisogno di urinare (in questi ultimi  casi solitamente le persone non riescono ad arrivare “in tempo” alla toilette).

Talvolta le persone pensano che poche goccie di perdita di urina non possano essere identificate come “incontinenza urinaria”, ma in realtà anche in questo caso la condizione viene classificata con tale termine.

Piuttosto può essere utile ricordare che esistono diversi livelli di gravità oggettiva dell’incontinenza, da uno più lieve (perdita di poche goccie), a forme più gravi (perdita di tutto o quasi tutto il contenuto della vescica).

Ma è ancora più importante comprendere il livello soggettivo di gravità, vale a dire quanto il sintomo “incontinenza” disturba la qualità di vita della persona che ne è afflitta. L’influenza del disturbo infatti può andare dalla limitazione della vita sociale (non uscire di casa per paura di perdere urina o per timore di non avere a disposizione una toilette), all’influenza sui rapporti personali (non frequentare ambienti o persone per paura dell’odore), all’evitamento dei rapporti sessuali (paura della perdita durante “quei” momenti), ecc. L’incontinenza può pertanto determinare forte imbarazzo, perdita di autostima, fino a portare a stati depressivi.

Pertanto questa condizione è sempre meritevole di considerazione, sia da parte della persona, che può sentirsi incoraggiata dalle soluzioni terapeutiche che offre oggi la medicina, sia dai professionisti della salute, per poter offrire la migliore soluzione al paziente.

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