I CONDIZIONAMENTI DEL DOLORE PELVICO CRONICO NELLA NOSTRA QUOTIDIANITÀ
Chi soffre di dolore pelvico cronico può essere condizionato nelle attività quotidiane, sia a causa del dolore percepito, che, spesso, dalla paura di provare dolore.
A volte i limiti che si impone il paziente sono maggiori di quelli reali, proprio a causa del timore di soffrire oppure di creare un danno. Capita infatti che chi è affetto da questa patologia smetta di fare sport, di stare seduto, di limitare i viaggi in macchina o nei mezzi pubblici, o addirittura di dedicarsi all’attività sessuale.
Sicuramente il dolore è un fattore limitante, ma non bisogna lasciare che la paura prenda il controllo delle nostre vite.
La figura del fisioterapista può essere in questi casi un grandissimo aiuto, in primis perché è in grado di contribuire ad appurare che non ci sia alcun danno funzionale e, di conseguenza, verificare che la situazione non possa degenerare verso scenari peggiori.
Accertati questi aspetti, non ha senso imporre a sé stessi lo stop delle diverse attività, perché si può stare tranquilli sul fatto che queste non comporteranno alcun peggioramento della propria condizione. L’autolimitazione è comprensibile per il fatto di provare fastidio in molti casi, ma ricordatevi che il compito della fisioterapia del pavimento pelvico è anche quello di informare il paziente e rassicurarlo sulle sue possibili capacità.
La riabilitazione permette infatti di trovare le giuste strategie per affrontare gradualmente le diverse attività, comprendendo anche il dolore percepito, permettendo di ridurlo volta per volta, in modo che questo non risulti più un ostacolo invalicabile nella vostra vita.