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Informazioni e curiosità da conoscere

Anche noi uomini possiamo diventare incontinenti

Dott.ssa Arianna Bortolami 16/08/2013 0 comments 0

Sono un uomo di 62 anni. Otto mesi fa mi è stato diagnosticato un tumore alla prostata e un mese dopo sono stato operato. Ovviamente la notizia mi ha molto sconfortato e quando il chirurgo mi ha proposto l’intervento ho accettato di buon grado pur di eliminare il problema. Il chirurgo mi aveva parlato del fatto che l’intervento avrebbe potuto avere come inevitabile conseguenza sia l’incontinenza ordinaria sia la disfunzione erettile. E purtroppo così è stato. Ho portato per alcuni giorni dopo l’intervento il catetere, ma alla sua rimozione è iniziata l’incontinenza urinaria.

All’inizio è stato davvero devastante, tutta l’urina veniva persa e non andavo mai in bagno a fare la pipì, dato che non sentivo lo stimolo. Cambiavo sette panni al giorno, sempre inzuppati, e un paio alla notte. Anche l’attività sessuale era completamente interrotta, sia per l’incapacità di avere un’erezione, sia perché l’incontinenza me lo impediva emotivamente.

Lentamente l’incontinenza ha iniziato a migliorare e nel giro di due mesi sono passato ad utilizzare quattro assorbenti al giorno e uno durante la notte. Ma questo miglioramento ad un certo punto si è fermato.

Così dopo aver cercato un po’ di informazioni, ho iniziato ad effettuare la fisioterapia e la riabilitazione per il pavimento pelvico. Dapprima mi sono stati insegnati alcuni esercizi da effettuare durante il giorno, e mi sono stati dati alcuni preziosi consigli sulla frequenza urinaria, sia per il giorno che per la notte. Oltre a ciò mi sono stati consigliati diversi assorbenti diversi da quelli che portavo, e questo cambio di utilizzo mi ha davvero aiutato a cominciare a sentirmi meglio, più libero e meno impacciato nei movimenti.

Dopo qualche tempo ho iniziato a effettuare anche la stimolazione elettrica funzionale, che mi ha aiutato ad avere il muscolo più forte. Infine mi è stato insegnato ad utilizzare il muscolo durante il giorno, ad associare la sua contrazione a quegli eventi generavano la perdita di urina.

Ho dovuto aspettare qualche settimana prima di iniziare a vedere dei cambiamenti positivi; questa attesa in alcuni momenti è stata davvero difficile, ma ringrazio molto la fisioterapista che mi ha sostenuto in quel momento.

Ora mi sento molto meglio, più libero; l’incontinenza sta ancora migliorando e sto proseguendo nella terapia. Anche la disfunzione erettile va lentamente migliorando, grazie anche ai farmaci che l’urologo mi ha prescritto. Penso davvero che questa condizione, incontinenza e impotenza, dopo l’intervento chirurgico, siano condizioni molto frustranti e debilitanti. E’ assolutamente importante che un uomo in quella condizione venga seguito, aiutato, e ringrazio molto chi lo fa.

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