L’IMPORTANZA DELLA TERAPIA COMPORTAMENTALE DURANTE LA RIABILITAZIONE 

Nella fisioterapia si lavora principalmente sull’aspetto muscolare, ma è altrettanto importante, in alcuni casi anche di più, porre l’attenzione sugli aspetti comportamentali del paziente.

La terapia comportamentale è infatti uno strumento molto utilizzato nella fisioterapia in generale, così come in quella dedicata al del pavimento pelvico, perché i sintomi che si curano possono inizialmente modificare le abitudini delle persone e viceversa: alcuni sintomi sono originati o sostenuti da abitudini scorrette che nel tempo la persona adotta. In molti casi infatti è proprio il comportamento, spesso sbagliato, a contribuire all’insorgenza dei sintomi.

I casi più frequenti, in cui l’abitudine genera i sintomi, riguardano l’incontinenza urinaria: chi ne soffre può erroneamente pensare che facendo più spesso la pipì si possa risolvere il problema, quando invece con questo comportamento si può contribuire a ridurre la capacità funzionale della vescica, generando piuttosto l’insorgenza di frequenza e urgenza urinaria, senza risolvere l’incontinenza.

Nel caso invece di dolore pelvico cronico o persistente, i sintomi spesso condizionano la vita del paziente, limitandolo nell’attività motoria o nelle azioni quotidiane (anche il semplice stare seduti), per la semplice paura di fare un danno. Dal momento che il dolore percepito non cambia, perché privarsi di queste azioni quotidiane oppure di sport o altre attività che possono migliorare il tono dell’umore, aiutando a spostare l’attenzione su altri punti del corpo, non focalizzandosi sul fastidio?!

L’obiettivo della riabilitazione è migliorare la vita delle persone, dunque non solo lavorando sui muscoli e sulle zone doloranti, ma anche insegnando le corrette abitudini che permettano di affrontare la quotidianità con serenità e tranquillità: ecco l’importanza della terapia comportamentale!