La fibromialgia è un disturbo caratterizzato da dolore generalizzato, poiché ogni tessuto fibro- muscolare può essere coinvolto. Per questo motivo spesso le persone con questa diagnosi hanno una importante alterazione della qualità della vita, che è scandita dalla presenza o meno del dolore. Il sesso più colpito è quello femminile. La causa non è solitamente riconoscibile.
Il sintomo che si riscontra maggiormente è il dolore diffuso in tutto il corpo, che può peggiorare in caso di affaticamento, tensione muscolare o esercizio fisico eccessivo. Altri sintomi comuni sono: la stanchezza, i disturbi del sonno, la difficoltà a concentrarsi, il mal di testa da tensione o l’emicrania, la sindrome del colon irritabile o la presenza di parestesie agli arti, il dolore genitale e/o pelvico. Esempi di questi ultimi sono il dolore vescicale e la vulvodinia (dolore vulvare persistente da almeno 3 mesi senza apparente causa). Di conseguenza le donne che soffrono di fibromialgia possono avere anche alterazione della funzione urinaria, sessuale, ano-rettale.
La diagnosi di tale disturbo si basa sull’anamnesi e sull’esame obiettivo del paziente. Viene presa in considerazione nel caso in cui le persone abbiano dolore diffuso per almeno tre mesi, accompagnata ad altri sintomi somatici. Deve essere accertato che il dolore non sia dovuto ad altre patologie sottostanti, e vengono per questo prescritte analisi per escluderne la presenza.
La terapia si basa sulla somministrazione di farmaci, come analgesici e antidepressivi. Viene utilizzata la fisioterapia, con esercizi e tecniche manuali blande e dolci, che devono rispettare le possibilità di affaticamento della persona. Nel caso in cui sia presente anche dolore pelvico trova indicazione anche la fisioterapia del pavimento pelvico, che, attraverso tecniche e strumenti specifici, ha l’obiettivo di gestire il dolore e ripristinare le funzioni alterate.