LA “RI-EDUCAZIONE” DEL PAZIENTE NELLA FISIOTERAPIA
La fisioterapia permette a chi soffre di determinate patologie di trovare sollievo e/o guarire dal problema. Ci sono dei casi però in cui il disturbo, se non gestito adeguatamente, potrebbe ripresentarsi nel tempo, a causa delle abitudini sbagliate che la persona adotta nella quotidianità, anche in modo inconsapevole.
Come si fa dunque a garantire un mantenimento a lungo termine dei risultati ottenuti dalla riabilitazione?
Questo è possibile solamente grazie ad un percorso di RI-EDUCAZIONE del paziente, cosicché la persona possa modificare alcuni comportamenti nella vita di tutti i giorni.
Questa rieducazione è importante soprattutto per chi soffre di incontinenza, prolasso e dolore cronico: a questi pazienti infatti durante la terapia vengono insegnati esercizi specifici che vanno a simulare comportamenti e posizioni corretti da adottare nella vita quotidiana, imparando così ad utilizzare i muscoli del pavimento pelvico nel modo adeguato per mantenere così i risultati.
Per il prolasso o incontinenza da sforzo, un esempio è quello di imparare a contrarre questi muscoli preventivamente a colpi di tosse, starnuti o nell’atto di sollevamento di pesi.
Nel caso di urgenza e frequenza urinaria è invece importante continuare a mantenere gli stessi ritmi minzionali corretti ripristinati con la terapia.
Nei casi di dolore cronico (es. vulvodinia) è invece importante porre attenzione sulle regole di igiene intima, abbigliamento corretto, uso di lubrificante durante i rapporti, ecc.
Se dunque volete essere sicuri di non perdere i risultati ottenuti, affidatevi a quello che il fisioterapista vi insegnerà e cercate di non perdere la costanza nell’applicare i consigli ricevuti!